Il Dipartimento di Chimica dell'Università di Modena e Reggio Emilia ha iniziato da alcuni anni una fattiva collaborazione con la Biblioteca Estense Universitaria di Modena e in particolare con l'Ufficio Manoscritti e l'Ufficio Tutela, per una ricerca di ampio respiro.
È stata stabilita una convenzione tra i due Enti che prevede lo scambio di competenze e l'esecuzione di ricerche nell'ambito di tesi di Laurea di I e II livello per il corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali. Nello specifico, vengono via via esaminati frammenti di opere o volumi integri per lo studio dei materiali impiegati nella loro realizzazione o aggiunti nel corso della loro conservazione.
Gli studi prevedono misure con strumentazioni scientifiche che eseguono analisi non distruttive, come la microscopia Raman e la fluorescenza di Raggi X (XRF).
Sono in previsione studi sulle tavolozze dei pigmenti e dei coloranti, le tecniche di esecuzione, le regole cromatiche per ottenere determinate tonalità, le alterazioni eventuali subite dai materiali; le misure verranno eseguite in situ per rendere più semplice e meno traumatica la movimentazione dei manoscritti e delle opere rare.
Si prevede anche lo studio di gruppi congrui di manoscritti appartenenti a scriptoria come quelli di Nonantola, Bobbio e Polirone, sulla base sia dei dati codicologici che di quelli archeometrici.
Sarà posta attenzione anche all'aspetto dello stato attuale di conservazione dei materiali per valutare l'idoneità delle condizioni attuali ed eventualmente fornire indicazioni per la futura preservazione.
La ricerca verrà portata avanti tenendo conto delle connessioni internazionali con la Bibliothèque Nationale di Parigi e la British Library di Londra dove sono state attuate convenzioni con Centri di Ricerca Scientifica e si stanno pubblicando i primi risultati degli studi svolti.
I primi risultati delle ricerche modenesi sono stati presentati durante una giornata di Studio sulla Bibbia di Borso d'Este organizzata presso il Palazzo Ducale di Modena (Accademia Militare) con il concorso di numerosi studiosi di varie discipline.
Una conferenza tenuta dal prof. Pietro Baraldi a nome del gruppo di ricerca a Firenze nel febbraio 2007 nell'ambito del Congresso dell'associazione italiana di Archeometria (A.I.Ar.) ha trattato della ricerca su frammenti membranacei recuperati da coperte di libri a stampa del '500.
Pietro Baraldi
Dipartimento di Chimica dell'Università di Modena e Reggio Emilia
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