RADAMES - Repertoriazione e Archiviazione di Documenti Attinenti al Melodramma E allo Spettacolo - è un progetto di digitalizzazione e archiviazione di libretti per musica dal sec. XVII al XIX.
L'intervento è iniziato nel 2006, in base ad una convenzione con l'Università di Bologna, Dipartimento di Storie e Metodi della Conservazione dei Beni Culturali, nel cui ambito è stato messo a punto il sistema. La base dati, una volta completata, sarà resa disponibile mediante modi che verranno opportunamente concordati; finora sono stati inseriti circa 1300 libretti.
La procedura si basa sulla differenziata tipologia di fonti che testimoniano lo spettacolo operistico: partiture, libretti; bozzetti, figurini, scenografie (queste, talvolta in forma di illustrazioni interne ai libretti); manifesti, lettere, documenti amministrativi; foto di scena; registrazioni audio e video; costumi; attrezzeria. Tutti, sebbene prodotti o aggregati da uno stesso evento artistico, vanno catalogati con standards diversi, a seconda della tipologia; quindi la documentazione di un medesimo evento si conserva frazionata in vari archivi e altrettanto disomogeneo ne è l'accesso.
Inoltre, molte delle singole fonti (p.es. la partitura di una singola aria, il bozzetto di una singola scena, ecc.) attestano soltanto porzioni, più o meno estese, dell'intero spettacolo, ognuna delle quali può variare occasionalmente in modo autonomo dal resto (ad es. un'aria soppressa o aggiunta, ecc.).
Quindi alla base di Radames sta la distinzione tra l'opera intesa come prodotto intellettuale e le sue espressioni, concretate in manifestazioni che si configurano come oggetti da descrivere (ad es. una partitura o un libretto di una determinata rappresentazione).
Tuttavia si deve poter correlare l'opera con le sue espressioni e manifestazioni; quindi la repertoriazione e archiviazione del melodramma richiedono tecnologie digitali che permettano di gestire in modo coordinato testimoni di varia natura.
Perciò il modello Radames si basa sui criteri metodologici, da un lato, dei Functional Requirements for Bibliographic Record (IFLA 1998), dall'altro, del Conceptual Reference Model (CRM) proposto dal CIDOC (2004): in sostanza, si distinguono le entità immateriali e materiali del modello FRBR, ma in più si adotta il metodo di modellazione semantica del CIDOC-CRM, applicandolo alla segmentazione del testo operistico in cellule (come ad es. atto, scena, recitativo, aria, ecc.) a loro volta ulteriormente divisibili.
Collegamenti:
sito del progetto Radames.